Bio
Sono Daniele, ho 33 anni e faccio fotografie da quando ne avevo 18, mi sono laureato alla Sapienza in Scienze e tecnologie della comunicazione e parallelamente ho studiato fortogiornalismo alla Scuola Romana di Fotografia, grazie alla quale ho iniziato a lavorare per Omniroma, la mia prima agenzia stampa. Dopo essermi laureato in sociologia della metropoli con una tesi sul Diritto alla città, ho continuato e continuo a collaborare da freelance con diverse agenzie stampa e quotidiani nazionali e internazionali come fotografo e videomaker, oltre che seguire diversi progetti riguardanti la fotografia come strumento per raccontare e per costruire l'identità. Seguendo questo spunto, dal 2015 porto avanti diversi laboratori e corsi di racconto della città tramite le fotografie, dedicati principalmente a bambini e ragazzi dai 6 ai 20 anni; con scuole, doposcuola, centri estivi, associazioni, università, negli anni ho provato a creare diverse esperienze di racconto collettivo che usano la fotografia come strumento di autonarrazione. Ho portato questo lavoro anche a Gaza e a Beirut, anche con progetti dell'ex ACS, l’associazione per la cooperazione e lo sviluppo, oggi AOI, di Un Ponte Per e del CISS. Questo campo di lavoro intreccia l'interesse per la metropoli con quello del fotogiornalismo e mi ha portato negli anni a conoscere e lavorare nel mondo della pedagogia informale, campo che sto approfondendo da qualche anno attraverso corsi di formazione e pratica come educatore di centro estivo e in diversi doposcuola romani. Nel 2021 ho pubblicato “oltre il ring, come la boxe ha cambiato la borgata” . Nel 2024 ho pubblico " Cambiare il mondo con la fotografia" con Momo Editore. Il fotogiornalismo è un modo per raccontare, utilizzare le tecniche base con bambini e ragazzi ci porta a raccontare ed analizzare il loro mondo, provando a lavorare su stereotipi, educazione di genere, appartenenza e cura dell’ambiente vissuto, sviluppo di pratiche per la cittadinanza attiva.